Joe Colombo
Un blend di lane neozelandesi, taftate a mano e con un effetto finale che evoca con discrezione un clima anni 60, contraddistingue i tappeti della Collezione Joe Colombo, designer noto per il suo stile definito “futuribile”, caratterizzato da forme insolite e originali, abbinate a sistemi d’arredo dinamici e flessibili, spesso contraddistinti per la predominanza di moduli e colori sgargianti.
Punto di partenza per tradurre in materia, colore e nodi, la visione inedita e futuribile dell’architetto milanese, è stata la ricerca tra i suoi grafismi più ricorrenti e tra i suoi progetti particolarmente rappresentativi. Grazie all’attiva partecipazione dello Studio Joe Colombo, diretto oggi dall’architetto Ignazia Favata, abbiamo avuto modo di studiare molta documentazione, al fine di riproporre, chiaramente in scala diversa, il disegno originale, creando un vero e proprio oggetto d’arredo. I tappeti Bubbles e Isola sono le prime realizzazioni della collezione Joe Colombo e di cui prevediamo presto ampliamenti. La serie Isola ripropone il segno grafico presente nei disegni tecnici che Joe Colombo firmò per l’allestimento dello stand Hoecht alla fiera della plastica di Dusseldorf nel 1970. I particolari accostamenti cromatici, unitamente alla forma circolare, conferiscono al tappeto un effetto di movimento e, al contempo, di incredibile equilibrio.
Gradazioni cromatiche, forme arrotondate e linee sinuose riflettono le visioni futuristiche di un designer moderno e geniale.
About Joe Colombo
Joe Colombo ha lasciato numerose testimonianze dell’originalità delle sue intuizioni, tutt’ora vitali perché realizzate con una costante ricerca nel campo delle nuove tecnologie e una profonda sensibilità nello stabilire un rapporto tra l’uomo e l’habitat in una realtà in continua evoluzione. Sulla base di tali sperimentazioni realizza delle futuribili “macchine per abitare”: i monoblocchi polifunzionali come Visiona 1, Total Furnishing Unit, Cabriolet-bed e Rotoliving che influenzano il modo di abitare in piccoli spazi aperti (loft). Joe Colombo introduce una novità: la relazione fra spazio e tempo nel design e definisce gli arredi come autonomi, flessibili, coordinati, convertibili, e indipendenti dal contesto architettonico. L’arredo diventa attrezzatura che può essere impiegata in diversi modi e tempi, al servizio dell’utilizzatore.