Il tappeto Amini. Dai materiali alla lavorazione del filato, dalle tecniche di produzione al progetto. Al centro della casa. L’evoluzione di un prodotto sempre attuale. Scopri Materiali, Lavorazione del filato, Tecniche di produzione, Arredare con il tappeto
Materiali
La collezione Amini si basa esclusivamente sulla lavorazione di lana, seta e viscosa, materiali ottenuti da fibre tessili naturali, di origine animale o vegetale. Questo aspetto, oltre alla valorizzazione delle tradizioni locali e al costante impegno per la qualità delle condizioni di lavoro, fanno di Amini una realtà basata su solidi principi morali e di sostenibilità ambientale.
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Fibra naturale di origine vegetale, il lino è un materiale antico, da sempre amato per la le sue qualità di resistenza e duttilità, oltre che per la particolare luminosità che permette di esprimere al meglio la vivacità dei colori. Oltre a queste qualità viene oggi apprezzata la semplicità nella coltivazione della pianta che rende il lino un materiale straordinario sul piano della sostenibilità ambientale.
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Ottenuta dalla lavorazione della polpa del legno, materia prima naturale a base di cellulosa, la viscosa viene inventata dal chimico francese Hilaire Bernigaud de Chardonnet alla fine dell'800. L'aspetto morbido e la lucentezza serica la rendono particolarmente adatta alla realizzazione di tappeti monocromatici.
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La lana ottenuta dalla tosatura di pecore sarde è sempre stata abbondante e disponibile; la composizione cornea delle fibre la rende resistente e quindi ideale per la produzione di tappeti a telaio.
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Più fine e lunga rispetto alla lana comune, la lana ottenuta dalla tosatura di ovini neozelandesi è da sempre apprezzata nel settore arredo e abbigliamento.
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Solitamente impiegata per tappeti, coperte, tele da imballaggio e cordame, la caratteristica principale della juta è la resistenza, data dall’alta presenza di sostanze legnose. La produzione è tuttora concentrata in India e Bangladesh.
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Caratterizzata da una morbidezza e una lucentezza molto simili alla seta naturale, la seta ottenuta dalla lavorazione della fibra di bambù ne rappresenta un’alternativa più sostenibile.
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Leggera, impalpabile e straordinariamente resistente, la lana di alpaca è da sempre considerata un materiale estremamente pregiato. Idrorepellente e anallergica grazie all’assenza di lanolina, l’alpaca e’ disponibile in tonalità naturali che vanno dal bianco, beige, marrone, grigio, fino al nero più intenso.
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Ottenuta dalla tosatura di pecore allevate in ambienti incontaminati, la lana tibetana viene cernita, cardata e filata a mano secondo l’antica tradizione. Un filato forte, dalla texture morbida e luminosa.
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Ottenuta dalla sericoltura, tecnica che si basa sulla coltivazione del caratteristico baco, la seta naturale ha origine in Cina nel 2000 A.C. Straordinariamente sottile, leggera e lucente, la seta naturale permette un’annodatura molto fine e compatta.
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Ottenuta dal vello della capra d’Angora, allevata in Turchia fin da tempi antichi, la lana Mohair si distingue per la straordinaria lucentezza ed elasticità.
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Ottenuta dal fusto della cannabis sativa, pianta originaria dell’Asia, la canapa è una fibra tessile particolarmente resistente e, storicamente apprezzata in vari ambiti.
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Ottenuto dalla riconversione post consumer di bottiglie in PET attraverso un innovativo processo di depolimerizzazione, il filato ecologico garantisce qualità costanti di duttilità, resistenza all'uso e ai raggi UV, oltre ad una straordinaria morbidezza. Totalmente riciclato e quindi a sua volta riciclabile, questo filato rappresenta un importante traguardo in termini di sostenibilità e qualità tecnica. Rispetto al sistema di produzione del poliestere vergine, il processo di riciclo da cui deriva il filato ecologico garantisce un risparmio del 50% di energia.
Lavorazione del filato
La fase di tessitura del tappeto viene preceduta da una serie di trattamenti del filato che vanno dalla cardatura all’asciugatura. L’obiettivo è quello di rendere il materiale il più possibile omogeneo, ovvero dotato di caratteristiche uniformi di resistenza, pulizia, colore ed elasticità.
Cardatura
La fase di lavorazione in cui le fibre corte vengono districate e distese. Sebbene oggi sia per lo più realizzata attraverso carde meccaniche, in alcuni laboratori artigianali è ancora utilizzata l’antica tecnica con strumenti manuali, detti scardassi, attraverso i quali le fibre vengono pettinate tra due grosse spazzole dotate di punte metalliche. Il risultato è una falda sottile denominata ‘velo di carda’, successivamente diviso in piccole strisce, dette ‘stoppini’, avvolte su un subbio. Ogni stoppino dà origine a un filo cardato.
Filatura
La filatura è l’operazione con cui si realizza il filo attraverso la torsione e l’avvolgimento di più fibre tessili l’una sull’altra. I più antichi strumenti di filatura sono la rocca e il fuso. La rocca è un’asta, solitamente tenuta sotto il braccio della filatrice, sulla cui cima è collocata la fibra da filare. Il fuso è un bastoncino che, ruotando con il suo peso, ritorce e stira il filato.
Tintura
Le fibre tessili acquisiscono una colorazione tramite l’immersione in un bagno acquoso ad alta temperatura in cui è stato disciolto il colorante. I coloranti sono sostanze solubili di origine organica, che attraverso reazioni chimiche si legano alle fibre in maniera duratura e uniforme. La varietà e il continuo affinamento della gamma cromatica resi possibili da oltre 50 anni di esperienza, fanno della fase di tintura uno dei principali punti di forza di Amini.
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Tecniche di produzione
La qualità della proposta Amini è il risultato coerente di un processo affinato in oltre 50 anni di storia. Al centro dell’attività la fase di produzione, gestita con tecniche fedelmente tradizionali e localizzata in paesi diversi, dal Nepal all’Afghanistan, dall’India alla Turchia, in funzione della specifica tipologia di tappeto.
Tessitura a mano
Tecnica d’intreccio al telaio dei fili della trama con quelli dell’ordito. La tessitura a mano è un metodo secondo il quale i fili vengono intrecciati e “fissati” per mezzo di una spoletta e il risultato sono tappeti senza vello. Originariamente i tappeti prodotti con questa tecnica sono conosciuti come Kilim, oggi rivisitati in tinte unite adatte anche agli ambienti più contemporanei.
Annodatura manuale
Tipica delle migliori tradizioni artigianali, l’annodatura manuale è un’antica lavorazione basata su un paziente lavoro di esperti tessitori che permette di realizzare tappeti di alta qualità, molto resistenti e durevoli nel tempo. Il processo di lavorazione prevede che più artigiani creino il disegno del tappeto annodando su un telaio verticale formato dai fili dell’ordito. La precisione del disegno e il conseguente valore del manufatto dipendono dal numero di nodi presenti sul lato posteriore. L’annodatura manuale è realizzabile con lana, seta naturale, seta vegetale e viscosa.
Taftaura manuale
Il procedimento della taftatura prevede che ciuffi di vello vengano inseriti manualmente con un attrezzo detto tufted gun su una tela di cotone tracciata con un disegno. Il tappeto ottenuto può essere successivamente cesellato per creare i bassorilievi desiderati. Al termine del processo, al fine di compattare le fibre, il tappeto viene rifinito con un tessuto di cotone fissato sul retro. Realizzabile con lana, seta naturale, seta vegetale e viscosa, la taftatura manuale permette una scelta illimitata di disegno, forma e colore e rappresenta una soluzione ideale per progetti contract e ambienti pubblici.
Telaio manuale
Il processo di lavorazione del telaio a mano prevede che i fili di trama vengano passati su un telaio verticale avvolgendo orizzontalmente l’ordito tenuto in tensione dal telaio stesso. Priva di nodo, la tecnica di tessitura con il tradizionale telaio manuale consente una riduzione dei tempi di lavorazione e una conseguente riduzione dei costi, pur mantenendo l’aspetto di un tappeto tradizionale. Attraverso il telaio manuale è possibile lavorare lana, seta naturale, seta vegetale e viscosa.
Tessitura Soumak
Una delle più antiche tecniche di tessitura a mano in cui la trama avvolge l’ordito in modo continuo, allo scopo di creare il soggetto voluto. Il risultato è una serie di piccole trecce che vanno ad ammorbidire la percezione del disegno sul tappeto. I tappeti Nema sono realizzati con questa tecnica.
Arredare con il tappeto
Se il materiale, i colori e il disegno di un tappeto contribuiscono a determinare lo stile di un ambiente, la dimensione ne determina senz’altro la percezione complessiva. La scelta è naturalmente condizionata dallo spazio disponibile, ma è importante valutare anche la relazione con gli altri componenti di arredo. A titolo esemplificativo, in questa sezione sono rappresentati alcuni possibili layout di diverse aree della casa.
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piccolo 200x250 cm, medio 200x300 cm, 250x300 cm, grande 300x400 cm
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piccolo 200x250 cm, medio 200x300 cm, 250x300 cm, grande 300x400 cm
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piccolo 200x250 cm, medio 200x300 cm, 250x300 cm, grande 300x400 cm
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piccolo 200x250 cm, medio 300x400 cm, grande 400x600 cm (custom made)
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piccolo Ø 240, 240x240 cm, medio 200x250 cm, 200x300 cm, grande 250x350 cm
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small 200x250 cm, medium 200x300 cm
large 250x350 cm