Ciclopi Collection | Milano Design Week 2023
Una collezione caratterizzata da lana organica e tinture vegetali di Elisa Ossino
Amini Showroom Via Borgogna 7, Milano
18 – 23 aprile 2023, h. 10.00 – 21.00
Nasce da una raffinata e meticolosa ricerca sulle materie prime e nel mondo del colore, una nuova collezione di tappeti in lana organica. La composizione materica e il metodo di tintura naturali sono gli autentici protagonisti di una collezione che anzitutto si ispira al tema dell’impatto ambientale del proprio operato e del rapporto dell’uomo con gli elementi della natura.
Con l’introduzione della lana biologica garantiamo il benessere degli animali, un uso attento delle risorse naturali come acqua, aria e terra per offrire ai consumatori un tappeto organico, privo di sostanze chimiche. In poche parole, promuoviamo un approccio consapevole e responsabile, che non incide negativamente sull’ambiente e sulle persone. La nostra lana organica è prodotta secondo standard ben definiti e certificati dal GOTS (Global Organic Textile Standard).
L’intero processo è monitorato e può essere tracciato in qualsiasi momento, dalla prima coltivazione delle fibre, alle fasi finali di tintura e lavaggio.
I principali criteri standard sono i seguenti:
• È vietato l’uso dell’ingegneria genetica;
• Tutti i mangimi, i foraggi e le lettiere del bestiame devono avere la certificazione organica;
• Tutti gli ovini, allevati secondo questi standard, devono poter avere accesso all’aria aperta per tutto l’anno e assumere almeno il 30% di foraggio secco dai pascoli per un minimo di 120 giorni, per garantire che il pascolo sia una parte sostanziale della dieta dell’animale;
• È vietato l’uso di ormoni sintetici convenzionali e medicinali;
• Per la salute del bestiame i produttori incoraggiano delle pratiche di gestione preventiva delle malattie, prima dell’utilizzo di medicinali sintetici approvati;
• La pulizia della lana grezza viene effettuata utilizzando detergenti biodegradabili ed evitando un eccessivo spreco d’acqua;
• Durante la filatura non vengono utilizzati oli e prodotti chimici;
La produzione di lana organica evita l’uso di sostanze chimiche durante tutte le sue fasi e riduce lo spreco d’acqua. Allo stesso tempo aiuta a migliorare la capacità del suolo di assorbire l’acqua e mantenere il suo equilibrio nutritivo originale. E, ancora più importante, aumenta la materia organica nel suolo, rendendolo una banca del carbonio altamente efficiente.
Marrone e Giallo
Materia prima – Buccia di melograno
Il melograno, coltivato principalmente nella regione di Aurangabad (nel Maharashtra) e nell’Himachal Pradesh, è un frutto i cui chicchi sono protetti da una buccia, un colorante naturale unico ma spesso considerato un prodotto di scarto.
Rosso e Arancione
Materia prima – Fusto e radici di Rubia tinctorum
La robbia è una pianta perenne della famiglia del caffè, che viene coltivata ai piedi dell’Himalaya nelle regioni del Nepalganj e del Sikkim in India. È anche conosciuto come madder indiana.
Rosso e Viola
Materia prima – Fanghi laccati
Il colorante proviene dall’insetto Kerria Lacca, noto anche come Lac. Questo insetto viene coltivato sugli alberi, nelle aree di Chattisgarh, Bihar e parte del Bengala occidentale. Il fango lac è il prodotto di scarto della gommalacca, estratto dall’insetto.
Blu
Materia prima – Foglie di indaco
La coltivazione principale dell’indaco avviene nel Tamil Nadu e in parte nell’Uttar Pradesh. È una coltura stagionale che deve essere seminata ogni anno. Le foglie appena raccolte vengono utilizzate direttamente per estrarre il colorante organico.
Marrone
Materia prima – Sottoprodotto di scarto di Kththa (Catechu)
Catechu è ciò che rimane dopo l’estrazione del kththa, un popolare prodotto indiano utilizzato in cucina e nella medicina ayurvedica. Viene estratto dalla pianta Acacia Catechu (Khar), un albero selvatico.
Verde e Giallo
Materia prima – Frutto di Terminalia Chebula
Il frutto della pianta Terminalia Chebula, noto anche come Myraballan, è disponibile in quantità elevate nella regione del Madhya Pradesh e Chhattisgarh, in India.
Una gestione consapevole del bestiame può essere un importante contributo nella battaglia contro il cambiamento climatico. Nella realtà dei fatti, meno del 2% del bestiame ovino globale viene allevato secondo standard biologici e il nostro obiettivo è promuovere un uso più ampio della lana organica.