Fede Cheti
Figura di spicco sulla scena del design internazionale del 900, Fede Cheti è nota per aver lanciato e proposto stoffe su disegni suoi e di creativi famosi. Le sue sperimentazioni nel campo del tessile industriale si sono fuse con la più alta forma di arte decorativa dell’epoca; oggi Amini ne ripropone il gusto e lo stile in due tappeti sorprendenti, tradizionali nelle lavorazioni e contemporanei nel segno.
Imprenditrice e designer milanese attiva fra gli anni ‘30 e i ‘70 del Novecento, Fede Cheti è stata una figura centrale nel campo dell’industria tessile internazionale. La sua attività si intreccia con quella di architetti, disegnatori e pittori del suo tempo. Le sue produzioni influenzeranno il gusto e lo stile di quasi mezzo secolo.
Nel 2020 inizia la collaborazione tra Amini e l’archivio storico Fede Cheti, che esordisce con le proposte dei tappeti Il Volo e Ventaglio, due reinterpretazioni grafiche sul tema del dinamismo.
“(…) ebbe l’intelligenza di capire come le sue idee potessero essere interpretare anche dalla sensibilità di altri artisti in modo da ottenere un gusto che, filtrato in questo modo, non sarebbe più stato solo un gusto Fede Cheti, ma piuttosto quello di un determinato periodo.”
Domus n° 365 – Aprile 1960
About Fede Cheti
Classe 1905, savonese di nascita, milanese d’adozione, internazionale per vocazione, Federica Cheti a 14 anni tesseva già tappeti su suoi disegni e a 25 partecipava alla Triennale di Monza. Per tutta la vita ha condotto una personale sperimentazione su tecniche di tessitura, materiali, disegni, innovando e proponendo uno stile fatto di tinte forti e tessuti classici e moderni, stampati, rigati, operati. Nel 1936 fonda la ditta Fede Cheti e nel ’40 partecipa alla VII Triennale di Milano, esponendo tappeti, tende e tessuti frutto della collaborazione con noti artisti, architetti, disegnatori dell’epoca, Peynet, Dufy, Giò Ponti, Brunetta, Gruau. Dopo la guerra, Cheti si impone per i suoi originali tessuti a fiori a grandi motivi decorativi e le sue stoffe d’arredamento, tra cui il modernissimo cinz, che diventano di gran moda. I punti vendita Fede Cheti si diffondono in tutte le maggiori città italiane e all’estero, da Zurigo a New York. Tra gli anni ’50 e ’60 introduce nuovi filati e intreccia ulteriori collaborazioni importanti; alcuni suoi disegni di quegli anni sono ora esposti al Philadelphia Museum of Art. Numerosissimi i premi e riconoscimenti illustri ricevuti da Fede Cheti, che rimane attiva e curiosa fino alla fine dei suoi giorni, a fine anni ‘70. La stilista milanese Biki in un’intervista di quei tempi la definisce “una donna ribelle, insofferente, ansiosa di sapere, giramondo; con la fama nel destino”.